Rinoplastica: Scultura del naso

Lungo, aquilino, greco, a patata…il naso sta sempre in primo piano nel nostro viso e nella nostra vita: condiziona la bellezza e l’armonia dell’insieme e la sua forma influisce nel nostro star bene con noi stesse. Un tempo alla parola “rinoplastica” il pensiero andava all’immagine di un nasino artificiale, finto e senza personalità e la paura dell’intervento dissuadeva anche i più “nasoni”. Grazie alle tecnologie di ultima generazione, oggi la rinoscultura è un intervento semplice e di notevole effetto estetico. E la parola d’ordine è …naturale armonia delle proporzioni!

 

Rinoplastica: Evoluzione della tecnica

Un tempo non vi erano grandi alternative. I nasi ritoccati dal bisturi risultavano praticamente identici, come usciti da una catena di montaggio. Belli, senz’altro, ma visibilmente artefatti e non sempre adatti alla fisionomia della persona. All’era dei nasi “in serie” si sostituisce oggi l’era della personalizzazione, ovvero di un rimodellamento su misura del naso, progettato dopo un accurato studio del viso e di quei parametri che completano al meglio l’identità del paziente. L’obiettivo della moderna rinoplastica non è quello di ottenere un naso bello fine a sé stesso, ma di raggiungere un ideale rimodellamento del naso, che risulti in armonia con il resto dei parametri facciali e che non ne stravolga la fisionomia.

Naso bello = naso armonico

Un buon rapporto tra unità estetica della punta ed unità estetica del dorso. Questo è il parametro di un naso davvero regolare, che è sinonimo di bellezza per i canoni estetici di tutti i tempi. La presenza o l’assenza di tale regolarità è la prima cosa che notiamo quando ci troviamo di fronte ad un viso e non a caso è proprio la rinoplastica l’intervento di chirurgia estetica più richiesto. Perché è preferibile avere un naso normodimensionato, solo per una questione di estetica? Niente affatto: anche per una questione di luci ed ombre. Un naso regolare mette maggiormente in risalto le caratteristiche del resto del viso. Un naso è bello insomma quando passa quasi inosservato.

La rinoplastica deve personalizzare il risultato

Per individuare il tipo di operazione adatto alla persona vengono valutati diversi fattori. Primo tra tutti la proporzione tra i diversi piani che compongono il viso: fronte-occhi e bocca-mento. Poi bisogna tenere conto  anche di tutta una serie di fattori individuali come l’età, il sesso, la struttura ossea, il tipo di pelle. Da non sottovalutare, poi, è la personalità del paziente: bisogna ricordare che l’intervento cambierà in modo permanente la fisionomia del volto. Un rimodellamento chirurgico ben riuscito, comunque, non deve stravolgere completamente il viso. La rinoscultura infatti non rivoluziona la struttura del naso, ma ne corregge le irregolarità intervenendo se necessario a riportarne le giuste proporzioni.”.

La forma e le dimensioni del naso contribuiscono inoltre a marcare la mascolinità e la femminilità di un viso (pensate all’effetto di tali caratteristiche in sessi opposti!) La rinoplastica maschile tende al raggiungimento di un naso diritto, più virile, ben proporzionato agli altri due piani che compongono il viso. La rinoplastica femminile ambirà invece ad un risultato più delicato, intervenendo se è il caso sulla punta, proiettandola leggermente verso l’alto al fine di addolcire i lineamenti. Oltre al sesso, vengono  presi in considerazione altri fattori. L’età, in particolare, è un indice da non sottovalutare per la valutazione della capacità dei tessuti di modificarsi nel corso del tempo. Nelle ragazze, ad esempio, la forma del naso tende a cambiare nel corso degli anni; tenendo conto di tale tendenza, in alcuni casi si valuta necessaria una ipercorrezione del dorso nasale in senso concavo. Nei ragazzi invece, così come negli adulti, questo accorgimento non ha senso, e si procede solitamente con una riduzione volumetrica del naso, rispettosa dell’identità fisionomica.

Rinoplastica: L’ intervento chirurgico

Rispetto al passato, la moderna rinoplastica (oggi chiamata rinoscultura) ha decisamente migliorato il profilo non solo dei suoi pazienti, ma anche della tecnica chirurgica. Oggi il rimodellamento del naso si realizza in tutta mini invasività, in anestesia locale accompagnata da sedazione, riducendo al massimo il sanguinamento ed i tempi di guarigione ed azzerando il dolore post operatorio. Grazie all’apporto del laser ad anidride carbonica pulsato, il ritorno al sociale è pressoché immediato: asportata la mascherina contenitiva, a sette giorni dall’intervento, edema ed ecchimosi saranno appena visibili e potranno presto scomparire con un ciclo di linfodrenaggio manuale e della digitopressione. Tutti questi vantaggi rendono la rinoscultura più accessibile anche ad una categoria di pazienti (come i giovani e le persone con una professione “visibile”) che non possono permettersi lughe assenze dalle loro attività, vuoi per impegni di lavoro vuoi per immagine. La rinoscultura è insomma più rispettosa sia della fisionomia che dei ritmi di vita di tutti.

La rinoscultura viene realizzata intervenendo esclusivamente all’interno delle narici.  Le cicatrici risultanti dall’intervento non saranno pertanto visibili e, considerata l’elevata vascolarizzazione della zona, i tessuti trattati guariranno rapidamente. Un vantaggio dell’odierna rinoscultura è la presenza minima od addirittura assente di ecchimosi e di gonfiore post operatorio.

Cambiare in armonia. E’ questo in sostanza che si prefigge il nuovo intervento di rinoscultura. O meglio, GLI interventi di rinoscultura, dato che la metodica chirurgica cambia a seconda della dismorfia che si va a correggere.

Rinoplastica: Dopo l’intervento

Ad una settimana dall’intervento la mascherina contenitiva che proteggeva il naso dai piccoli traumi viene sostituito con una più piccola da portare per altri 7 giorni. Dopo ciò il paziente é pronto per affidarsi alle cure dell’estetista. Un ciclo di linfodrenaggio manuale aiuterà ad accelerare il processo di guarigione, favorendo il riassorbimento dell’edema e delle ecchimosi. L’estetista potrà inoltre istruire il paziente sulle tecniche di autodigitopressione, da praticare un paio di volte al giorno per incrementare lo scambio tra i tessuti. Altri consigli per un più rapido ritorno al sociale riguardano un ciclo di terapia laser, il dormire con due cuscini (in modo da favorire la circolazione) ed il divieto di esporre il viso al sole o alle lampade Uva per almeno 40 giorni e comunque non prima della completa guarigione. I risultati del rimodellamento saranno visibili da quasi subito anche se un migliore apprezzamento si potrà notare a 4-8 settimane circa dall’intervento.

 

Cresce la chirurgia estetica maschile

La crisi c’è ancora ma la chirurgia estetica nel mondo maschile sta registrando una crescita a due cifre. Da una recente ricerca italiana si è verificato che gli uomini dimostrano un interesse crescente per il bisturi della bellezza. L’ aspetto estetico è sempre più importante per nella nostra moderna società. Essere belli non solo è un aspetto positivo nei rapporti interpersonali e con il sesso opposto ma è anche una chiave per approcciare più efficacemente il mondo del lavoro. Ma quali sono gli interventi di chirurgia estetica più richiesti dagli uomini?

I top five dell’ estetica maschile

 

 1. La liposuzione

La liposuzione è l’intervento che permette di rimuovere il grasso in eccesso posizionato in specifici settori del corpo. Per quanto riguarda gli uomini è molto richiesta la liposuzione all’addome, ai fianchi e al collo. Si tratta di una procedura relativamente veloce e dai risultati soddisfacenti. I pazienti che si sottopongono a questa procedura devono avere comunque una buona elasticità cutanea per assecondare il cambiamento del profilo.

2. La ginecomastia

La ginecomastia è quell’ inestetismo odiato dagli uomini che consiste nello sviluppo di un seno simile a quello femminile. I motivi per cui il seno maschile si formano possono essere diversi e il paziente deve approfondire la questione per assicurarsi che non ci sia una patologia alla base. Frequentemente si tratta di accumuli adiposi rimasti in sede dopo sbalzi di peso. In questo caso basterà aspirare il grasso e il petto tornerà alla virilità di una volta.

3. Il lifting del viso

Le aspettative di vita si allungano sempre di più e di conseguenza anche l’uomo sceglie di allungare la propria giovinezza esterna. In passato un uomo di 60 anni si poteva dire “di una certa età” mentre oggi, grazie alla medicina preventiva e grazie alla chirurgia estetica, può avere un aspetto giovanile. La procedura di lifting al viso consente di rimuovere la pelle in eccesso ed ottenere un viso fresco e più giovane.

4. La rinoplastica

5. L’ addominoplastica

Che tipi d’ inestetismi si possono correggere con la rinoplastica?

Si sente parlare molto di rinoplastica come un intervento in grado di correggere tutti gli inestetismi del naso. Di fatto mi pare che ci siano tantissimi tipi di difetti al naso per cui probabilmente questa convinzione sia sbagliata. Corrisponde a verità che con questa procedura di chirurgia estetica si possono correggere tutti i difetti possibili? Scrivo perché il mio naso nella realtà è un catalogo abbastanza esaustivo dei difetti possibili: è lungo, storto, con il gibbo e la punta a patata. Ho speranze?

La rinoplastica effettivamente è uno degli interventi più comuni al mondo ed è in grado di correggere – o per essere molto preciso – tentare di correggere un enorme numero di varianti. Alcuni inestetismi sono più semplici da correggere rispetto ad altri e conseguentemente la probabilità di ottenere un risultato favorevole e senza complicanze è molto elevata. Altri inestetismi sono più complessi, richiedono interventi più invasivi e sono soggetti ad una maggiore incidenza insoddisfazione in merito al risultato.

Qui di seguito elenchiamo le tipologie di profilo più frequenti e le relative soluzioni:

  • narici larghe : ridurre la cartilagine alare
  • naso a patata : ridurre adiposità e porzione di cartilagine alate
  • naso a sella : innesto osseo per formare il dorso nasale mancante
  • naso grande : riduzione proporzionale di tutte le strutture anatomiche del naso
  • naso alla greca : formazione del giusto angolo del dorso nasale
  • naso aquilino : rimozione della porzione di dorso che forma il “becco”
  • naso deviato : diverse tecniche in funzione del tipo di deviazione
  • naso grosso : rimodellamento dell’ intera struttura nasale
  • naso lungo : riduzione della lunghezza del dorso e della cartilagine

Come ogni intervento chirurgico, la rinoplastica è soggetta a rischi che possono essere di carattere biologico o estetico. Il paziente che si rivolge al chirurgo estetico deve essere messo al corrente delle caratteristiche della procedura, i rischi e le complicanze possibili in maniera tale che il candidato possa esprimere un consenso valido in merito all’ intervento desiderato.

Rinoplastica senza chirurgia

L’intervento di Rinoplastica è uno dei più diffusi al mondo. Correggere, infatti, le eventuali sproporzioni del proprio naso, sicuramente influisce in maniera determinante a donare bellezza all’intero volto. Un naso non bello, per quanto ci si sforzi di dire che ha personalità, è capace di rendere meno attraente tutto il viso finendo con il generare anche insicurezze nella persona che ha la sfortuna di averlo. Eppure, sono ancora molte le persone che hanno paura di rivolgersi al chirurgo plastico. A spaventare, secondo molti studi di settore, è soprattutto il bisturi, e il fatto che un intervento di tale genere viene visto come “senza ritorno”. Fermo restando che ci sarebbe da discutere su quanto un intervento di chirurgia plastica sia definitivo oggi, visto che il progresso scientifico permette nella stragrande maggioranza dei casi di effettuare operazioni di tipo secondario proprio per correggere eventuali errori del bisturi. Ma soprattutto, non è detto che se ci rivolgiamo a un chirurgo e facciamo presente i nostri timori, questi non sia in grado di offrirci una valida alternativa. Ad esempio per alcune tipologie di Rinoplastica è possibile intervenire senza bisturi. In che modo? Utilizzando dei filler riempitivi che possono riempire eventuali depressioni nella conformazione del naso, ma anche correggere la forma della punta. Si tratta di interventi non troppo invasivi, che consentono una elevata manipolazione dopo che si è inserita la sostanza filler veicolata dalla siringa. L’unico aspetto negativo è che solitamente, dopo un lasso di tempo più o meno lungo, si ha la necessità di procedere a un nuovo intervento dello stesso genere. Solitamente un filler per il naso è costituito da acqua e acrilico. Queste sostanze possono essere iniettate in diversi punti del naso: il dorso, le narici e la punta. Inoltre, per il piacere di tutti coloro che odiano le complicazioni delle operazioni effettuate con il bisturi, non c’è mai bisogno di anestesia totale, né è necessario un decorso post operatorio lungo con effetti secondari quali edema o cicatrici. Al massimo si renderà necessario qualche cerottino nella zona di iniezione per un giorno intero e potrebbe verificarsi un leggero gonfiore che è destinato a sparire in al massimo 3 giorni. L’aspetto estremamente positivo, poi è che con il filler, gli effetti sono evidenti da subito e non si devono aspettare settimane anche se restano invariate le accortezze da tenere nel post operatorio: ovvero prestare attenzione particolare alla zona trattata evitando traumi di ogni sorta. Capitolo prezzi. Per quanto riguarda i costi di questo tipo di intervento, diciamo subito che non sono elevati e vanno da un minimo di 700 euro fino a un massimo di 2000 euro. Anche in questo caso le cifre variano a seconda della struttura in cui si effettua il filler, del chirurgo o medico estetico che effettua il trattamento, e in base alla superficie che si rende necessario manipolare. Più essa sarà vasta, maggiori saranno le spese. Un’altra variabile da tenere in considerazione, è data dal numero di sedute necessarie, visto che non sempre è possibile risolvere il problema estetico con un’unica iniezione.