In caso di fimosi…circoncisione

La fimosi è il restringimento del prepuzio , che rende complicata la scopertura del glande. La cute che ricopre il glande scorre con difficoltà e il disturbo si può manifestare con il pene in erezione e in casi di fimosi severa anche quando il pene non è in erezione. Le terapie per la fimosi comprendono un trattamento medico, che è fondamentale nei casi in cui è accompagnata da processi infiammatori o infezioni. A volte, se il disturbo è lieve, si può curare con la ginnastica dedicata. Se è di una stenosi più radicata, si dovrà scegliere l’ intervento chirurgico di circoncisione.

I trattamenti medici

Le terapie mediche per la fimosi sono consigliate a quei casi in cui il la stenosi prepuziale si abbina a infezioni o infiammazioni. Si tratta soprattutto di terapie contro le infezioni, che vengono eseguiti impiegando pomate specifiche , spesso da applicare localmente. Esclusivamente in casi problematici è indicato associare un trattamento con medicine antibiotiche orali. La terapia potrà essere accompagnata da un trattamento anti-infiammatoria a base di cortisonici.
In presenza di fimosi non è possibile garantire un’igiene totale del glande, conseguentemente si può manifestare un prurito al glande, che è sintomo delle irritazioni. Il prurito intimo nell’uomo può indicare la presenza di infezioni, per questo è opportuno consultare il medico .

Ginnastica prepuziale

Nei pazienti meno gravi la questione può curarsi in poco tempo precedendo all’allentamento progressivamente il prepuzio stretto attraverso il ricorso alla ginnastica prepuziale. Questa ginnastica consiste nel attuare una lieve tensione ad allargare nel tessuto cutaneo fimotico conservando la posizione allargata per qualche secondo. Ciò va ripetuto durante 15 min. alternando la trazione a momenti di riposo.

L’intervento chirurgico di circoncisione

La procedura chirurgica per la fimosi può consistere nella circoncisione totale o parziale. Nella nella chirurgia totale si rimuove totalmente la cute che ricopre il glande. Nel caso di circoncisione parziale si ha una rimozione parziale della pelle che copre il glande. La circoncisione è un trattamento definitivo, ma ha il fatto lasciare il glande completamente libero. Il soggetto dovrà abituarsi alla nuova sensibilità della mucosa.

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Il PRP fa crescere i capelli

La innovativa terapia si chiama PRP (Plasma Ricco di Piastrine) è consiste nell’ infiltrazione nella zona interessata di un estratto autologo di sangue contenente in effetti plasma ad alta densità di piastrine. Il meccanismo di funzionamento di questa terapia è sorprendentemente semplice. Le piastrine sono un importante costituente cellulare del sangue. Le piastrine – che vengono prodotte nel midollo osseo – hanno il compito di innescare i processi di rigenerazione a seguito di traumi o ferite. I responsabili di tali processi sono i fattori di crescita piastrinici.

Quando viene fatto un prelievo e centrifugato il sangue, una delle parti che viene isolata è il PRP che contiene una elevatissima quantità di piastrine e di fattori di crescita piastrinici. L’effetto è che il PRP è in grado di indurre una rigenerazione dei tessuti molto più veloce rispetto al normale processo di guarigione.
Grazie a questa virtù la terapia PRP viene sempre più spesso usato in diversi ambiti della medicina e della chirurgia. Ad esempio è efficacemente utilizzato nel trattamento delle ulcere diabetiche, nella cura delle piaghe da decubito, nella terapia a supporto della guarigione delle fratture ossee. Recentemente anche la chirurgia estetica impiega il trattamento PRP per stimolare il ringiovanimento della pelle e la crescita dei capelli.
Un fattore molto gradito dai sanitari e dai pazienti è la sicurezza del trattamento perché trattandosi di PRP autologo, non ci sono assolutamente rischi collegati a reazioni allergiche o trasmissioni di patologie.

I fattori di crescita piastrinici sono in grado di attivare le cellule staminali follicolari, responsabili della generazione di capelli nuovi, e di rendere i capelli presenti più resistenti. Il PRP offre ai soggetti soggetti a calvizie una nuova e promettente alternativa nella cura della perdita dei capelli.
Il trattamento PRP richiede – secondo le recenti ricerche scientifiche – alcune sessioni per raggiungere la stimolazione desiderata e dopo il ciclo di sedute (3 /4) sarà possibile verificare una progressiva ricrescita follicolare. Risulta comunque evidente che il trattamento PRP non offre una trasformazione definitiva della fisiologia dei capelli e conseguentemente sarà opportuno rinnovare dopo qualche anno un nuovo ciclo di sedute.

Forse non sarà la fine della calvizia ma è una vittoria per la scienza medica e per coloro che soffrono di diradamento dei capelli. È una nuova terapia medica che sfrutta delle virtù rigenerative delle piastrine contenute nel proprio sangue per dare uno stimolo alla ricrescita e indurre un processo di irrobustimento di capelli sottili e indeboliti.